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Le possibilità per andare in pensione nel 2025

In seguito diamo un breve riassunto delle principali possibilità per andare in pensione nel 2025.

Le possibilità per andare in pensione nel 2025

In seguito vogliamo dare un breve riassunto delle principali possibilità per andare in pensione nel 2025.

I requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata sono inalterate. È pianificato che fino all’anno 2026 non vi dovrebbero essere variazioni.

Le attuali stime ufficiali sullo sviluppo dell’aspettativa di vita della popolazione italiana fanno supporre che anche per gli anni 2027 e 2028 non ci saranno cambiamenti. Per gli anni 2029 e 2030, secondo i dati attuali, l’aumento potrebbe essere di 1 mese.

 

Pensione di vecchiaia

67 anni di età e 20 anni di contributi

In casi eccezionali sonno sufficienti 15 anni di contributi.

Nessuna “finestra” di accesso.

 

Pensione anticipata

Donne – 41 anni e 10 mesi di contributi, indipendente dall’età anagrafica.

Uomini – 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendente dall’età anagrafica.

Decorrenza della pensione per il settore privato dopo una „finestra” di 3 mesi.

Decorrenza della pensione per i dipendenti pubblici/le dipendenti pubbliche degli enti locali (provincia, regione, comuni, comunità comprensoriali, case di riposo, azienda sanitaria):

  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2025: 4 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2026: 5 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2027: 7 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2028: 9 mesi

Bonus per la prosecuzione del lavoro per chi potrebbe andare in pensione

Lavoratori/lavoratrici dipendenti che rimangono al lavoro benché avessero già maturato i requisiti per la pensione anticipata ordinaria possono chiedere l’erogazione dei contributi pensionistici a carico del lavoratore/della lavoratrice. L’importo è esente da tassazione.

 

Oltre a questa modalità esistono altre via alla pensione. Alcune di questa possibilità sono state introdotte solo per un periodo limitato. Per alcune di queste sono state introdotte delle novità per quest’anno.

 

Pensione anticipata con 41 anni di contributi

41 anni di contributi

Almeno 1 anno di attività lavorativa prima del 19° compleanno

Per poter usufruire di questa possibilità, la/il richiedente si deve trovare in una delle seguenti “situazioni disagiate”:

  • Attività da lavoro in uno dei “Lavori gravosi” in 7 degli ultimi 10 anni oppure in 6 degli ultimi 7 anni
  • Essere invalida/o civile di almeno 74%
  • Prestare assistenza a un parente stretto con handicap ai sensi L.104/1992
  • Essere disoccupato a lungo termine e aver già usufruito all’intero trattamento di disoccupazione spettante

Decorrenza della pensione per il settore privato dopo una „finestra” di 3 mesi.

Decorrenza della pensione per i dipendenti pubblici/le dipendenti pubbliche degli enti locali (provincia, regione, comuni, comunità comprensoriali, case di riposo, azienda sanitaria):

  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2025: 4 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2026: 5 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2027: 7 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2028: 9 mesi

Il percepimento di questa pensione non è cumulabile con redditi da attività lavorativa. Solo trascorso il tempo fino a quando sarebbero stati raggiunti i requisiti per la pensione anticipata regolare (per donna 41 anni e 10 mesi di contributi, per uomini 42 anni e 10 mesi di contributi) è di nuovo possibile percepire un reddito da lavoro.

 

„Quota 103“

La disposizione in vigore è stata prorogata fino al 31.12.2025:

62 anni di età e 41 anni di contributi

Il calcolo della pensione avviene con il sistema contributivo. Ciò significa che di norma l’importo di pensione sarà sensibilmente minore che con il calcolo “misto”.

Fino all’età pensionabile sarà erogato un importo massimo di 4 volte l’importo del trattamento minimo di pensione (2.394,44 €).

Decorrenza della pensione per assicurati del settore privato dopo una “finestra” di 7 mesi.

Decorrenza della pensione per dipendenti pubblici dopo una “finestra” di 9 mesi.

Fino al raggiungimento dell’età pensionabile il percepimento di questa pensione non è cumulabile con redditi da attività lavorativa. L’unica eccezione consiste per redditi da attività di lavoro occasionale, pagati con ritenuta d’acconto, fino a un massimo di 5.000 € annui.

Bonus per la prosecuzione del lavoro per chi potrebbe andare in pensione

Lavoratori/Lavoratrici dipendenti che rimangono al lavoro benché avessero già maturato i requisiti per la “quota 103” possono chiedere l’erogazione dei contributi pensionistici a carico del/la lavoratore/lavoratrice. L’importo è esente da tassazione.

 

„Opzione Donna“

La disposizione in vigore è stata prorogata. I requisiti devono essere stati raggiunti entro il 31.12.2024:

61 anni di età e 35 anni di contributi

Il requisito di età è ridotto di 1 anno per un figlio e di 2 anni per due o più figli.

Per poter usufruire di questa possibilità, la richiedente si deve trovare in una delle seguenti “situazioni disagiate”:

  • Essere invalida civile di almeno 74%
  • Prestare assistenza a un parente stretto con handicap ai sensi L.104/1992
  • Essere licenziata da un’impresa che ha ufficialmente aperto la procedura di crisi aziendale

Il calcolo della pensione avviene con il sistema contributivo. Ciò significa che di norma l’importo di pensione sarà sensibilmente minore che con il calcolo “misto”.

Decorrenza della pensione per lavoratrici dipendenti dopo una “finestra” di 12 mesi.

Decorrenza della pensione per lavoratrici autonome dopo una “finestra” di 18 mesi.

 

„Ape sociale“

La disposizione in vigore è stata prorogata fino al 31.12.2025:

63 anni e 5 mesi di età e

30/32/36 anni di contributi (a seconda della categoria di accesso)

Per poter usufruire di questa possibilità, la/il richiedente si deve trovare in una delle seguenti “situazioni disagiate”:

  • Attività da lavoro in uno dei “Lavori gravosi” in 7 degli ultimi 10 anni oppure in 6 degli ultimi 7 anni
  • Essere invalida/o civile di almeno 74%
  • Prestare assistenza a un parente stretto con handicap ai sensi L.104/1992
  • Essere disoccupato a lungo termine e aver già usufruito all’intero trattamento di disoccupazione spettante

Fino al raggiungimento dell’età pensionabile il percepimento dell’”APE sociale” non è cumulabile con redditi da attività lavorativa. L’unica eccezione consiste per redditi da attività di lavoro occasionale, pagati con ritenuta d’acconto, fino a un massimo di 5.000 € annui.

Nessuna “finestra” di accesso.

 

Per le persone con il primo contributo accreditato dopo il 31.12.1995, e perciò avranno la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo, esistono in aggiuntiva le seguenti modalità di accesso alla pensione:

 

Pensione di vecchiaia nel sistema contributivo

67 anni di età e 20 anni di contributi

L’importo di pensione calcolato deve inoltre raggiungere almeno 538,69 €.*

Se non sono soddisfatti questi requisiti, il diritto alla pensione di vecchiaia sarà raggiunto solo a 71 anni di età e con 5 anni di contributi, a prescindere dall’importo di pensione raggiunto.

Per le donne il limite di età di 67 anni risp. 71 anni è ridotto di 4 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 16 mesi per 4 o più figli.

Nessuna “finestra” di accesso.

* Dal 2025 l’importo minimo per poter andare in pensione può essere raggiunto anche con la somma dell’importo di pensione accumulato presso il proprio fondo pensione complementare.

 

Pensione anticipata nel sistema contributivo

64 anni di età e 20 anni di contributi

L’importo da raggiungere per avere diritto a questa pensione è differenziato *

  • 1.616,07 € per donne senza figli e per uomini
  • 1.508,34 € per donne con un figlio
  • 1.400,60 € per donne con due o più figli

Decorrenza della pensione per il settore privato dopo una „finestra” di 3 mesi.

Decorrenza della pensione per i dipendenti pubblici/le dipendenti pubbliche degli enti locali (provincia, regione, comuni, comunità comprensoriali, case di riposo, azienda sanitaria):

  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2025: 4 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2026: 5 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2027: 7 mesi
  • Raggiungimento dei requisiti nell’anno 2028: 9 mesi

Fino al raggiungimento dell’età pensionabile sarà erogato un importo massimo di 2.993,05 € al mese, anche se l’importo calcolato sarebbe più alto. Dopo il raggiungimento dell’età pensionabile sarà erogato l’intero importo spettante.

* Dal 2025 l’importo minimo per poter andare in pensione può essere raggiunto anche con la somma dell’importo di pensione accumulato presso il proprio fondo pensione complementare.

In questo caso il requisito per la pensione è aumentato a 25 anni di contributi, e fino al raggiungimento dell’età pensionabile il percepimento di questa pensione non è cumulabile con redditi da attività lavorativa. L’unica eccezione consiste per redditi da attività di lavoro occasionale, pagati con ritenuta d’acconto, fino a un massimo di 5.000 € annui.

 

Ricordiamo che ogni verifica dei contributi raggiunti, delle possibilità di andare in pensione e di stima del possibile importo di pensione deve avvenire individualmente.

 

Riscatto di periodi non coperti da contributi

Nel 2024 e 2025 le persone che sono interamente nel sistema di calcolo contributivo (primo contributo dopo il 31.12.1995) possono riscattare periodi non già coperti da contributi.

È possibile riscattare fino a 5 anni di periodi che si collocano tra il primo e l’ultimo contributo accreditato. In sostanza si tratta delle possibilità di “colmare” le interruzioni nella contribuzione. Il pagamento può avvenire in 120 rate.

 

Rudolf Nöckler, Patronato INAS Bressanone

nb. Salvo errori ed omissioni

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