: Mobilitazione dei Pensionati

Le priorità: le pensioni, un fisco equo e la sanità pubblica

I sindacati dei pensionati di CGIL/AGB, SGBCISL, UIL-SGK e ASGB lanciano anche a Bolzano la mobilitazione in difesa degli interessi degli anziani. Una cinquantina di delegati e attivisti si sono riuniti venerdì 9 giugno nella sala Europa in via del Ronco a Bolzano per discutere delle rivendicazioni sindacali: pensioni, fisco equo e sanità pubblica.

Le priorità: le pensioni, un fisco equo e la sanità pubblica

Come ribadito dai segretari Alfred Ebner (CGIL/AGB), Anna Rita Montemaggiore (SGBCISL), Danilo Tomasini (UIL-SGK) e Stephan Vieider (ASGB), si tratta di temi nazionali, ma con un forte impatto a livello locale.

In merito alle pensioni, la problematica maggiore è costituita dal carovita: la rivalutazione piena delle pensioni, calcolata dall’Istat, da anni non copre la crescita dei prezzi a livello altoatesino. Nel 2022 l’inflazione – hanno ricordato i sindacati - ha raggiunto un valore tendenziale del 12% e con un terzo delle pensioni che non superano i 1.000 euro lordi e con gli aumenti dei costi dei beni essenziali - come gli alimentari, l’energia e la casa - il ceto medio-basso di fatto versa in condizioni di povertà relativa. Come contromisura le categorie dei pensionati altoatesini hanno chiesto aiuti pubblici adeguati al tasso d’inflazione e un allargamento dei criteri d’accesso alle prestazioni.

L’iniquità del fisco nei confronti dei pensionati è stata un’ulteriore questione affrontata durante la riunione. La riforma fiscale in discussione in Parlamento, secondo i sindacati, dovrebbe “riequilibrare queste disparità, allargando la base imponibile a tutti i redditi da tassare in modo progressivo e in maniera uguale”. L’assemblea unitaria ha espresso quindi un parere nettamente negativo conto la “flat tax” che invece di ridurre le diseguaglianze le allargherebbe a favore dei redditi più alti, mentre quelli più bassi, oltre a non avere particolari vantaggi, rischiano il taglio di prestazioni e welfare.


Un’ultima sfida è costituita dalla sanità. In Alto Adige – è stato detto - ci sono strutture di alta qualità, ma manca il personale e la medicina sul territorio non decolla. La preoccupazione dei sindacati è principalmente chi garantirà i servizi previsti dal Pnrr con la costruzione delle Case di comunità, delle Centrali operative territoriali e degli ospedali territoriali. Le parti sociali si sono dette quindi preoccupate per le liste d’attesa, chiedendo di adottare misure incisive. Per i rappresentanti dei pensionati non siamo di fronte a una scelta politica di privatizzare pezzi della sanita, ma il ricorso alla sanità privata di che ha le risorse necessarie rischia di diventare una pericolosa forma di esternalizzazione strisciante.

I sindacati dei pensionati hanno infine espresso pieno appoggio al mondo del lavoro locale impegnato nella lotta per migliorare i livelli salariali e hanno chiesto l’apertura di un tavolo sul potere d’acquisto in provincia di Bolzano. I sindacati aderiscono alla riunione dei gruppi dirigenti nazionali in programma il 13 giugno a Roma.

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