Carta prepagata “Dedicata a te…”: Per i Sindacati dei Pensionati un’operazione di facciata, confrontando l’alto costo dell’involucro card con il valore del contenuto. Il comunicato stampa del 19 luglio 2023.
“E’ anche il titolo di una canzone, un inno d’affetto e di pensiero ricorrente. Nel caso specifico, è il nome della card acquisti, emessa dal Governo, per le famiglie in difficoltà, con un tetto Isee fino a 15 mila euro: 382 euro una tantum, che maschera la pochezza del regalo in sè con un nome fuorviante. Si vuol far passare per un bel gesto empatico, quella che a tutti gli effetti è un’elemosina: 1 euro al giorno per 365 giorni”. Così sostengono i Segretari dei sindacati dei pensionati dell’Alto Adige, Alfred Ebner, Annarita Montemaggiore, Danilo Tomasini e Stephan Vieider.
Che cosa si risolve con 382 euro e perché alcuni generi alimentari sì e altri no? Perché solo alle famiglie con 3 componenti? E chi divorzia o resta vedovo, o vive da single… e i pensionati? Tagliati! È vero che con 1 euro al giorno, da spendere solo per l’acquisto di alcuni beni di prima necessità non migliora certo la qualità della vita dei pensionati che, nella stragrande maggioranza sono ben al di sotto dei 15 mila euro. Ciò che fa indignare i sindacati dei pensionati altoatesini è che, come al solito, gli oltre 16 milioni di pensionati in Italia erano e restano invisibili e tornano comodi solo come bancomat, quando serve al Governo di turno. Non ci sono le risorse per una carta acquisti degna di tale nome e non umiliante per chi rientra nella lista povertà? Allora non facciamo dediche, non prendiamo in giro chi ha bisogno di un aiuto serio e le risorse si va a reperirle con una riforma del fisco seria, agendo con determinazione contro l’enorme evasione fiscale ed il recupero della massa di crediti da parte dello Stato. Altro che pace fiscale! Il Governo deve premiare chi paga tutte le tasse da una vita ed i pensionati sono i più tartassati, immancabili e puntuali pagatori.
"Non ci sono le risorse per una carta acquisti degna di tale nome e non umiliante per chi rientra nella lista povertà?"
I sindacati dei pensionati denunciano la solita mancanza di sensibilità e di riconoscenza per chi da sempre fa il suo dovere di cittadino onesto, pur arrancando e facendo rinunce per arrivare a fine mese, visto il carovita e l’inflazione alta, specialmente in Alto Adige. “Siamo alle solite e siamo sempre più stufi di dover ribadire i soliti concetti e le solite richieste, ma abbiamo il diritto/dovere di indignarci, perché siamo le sentinelle che tutelano i diritti dei/delle nostri/e iscritti/e”, concludono i Segretari dei pensionati.
