Indennità fino a 100 euro di una tantum per lavoratori/lavoratrici in possesso di alcuni requisiti di reddito e familiari.
L’importo massimo del beneficio è di 100 euro* esentasse e riguarda solo i lavoratori dipendenti che abbiano contemporaneamente tre requisiti:
- reddito annuo lordo entro i 28mila euro (al netto del reddito dell’abitazione principale);
- il coniuge e almeno un figlio a carico (sono incluse nel beneficio le famiglie monogenitoriali anche con un solo figlio);
- capienza fiscale (quindi essere fuori dall’area esente e avere una imposta positiva);
*(ridotto proporzionalmente nel caso in cui il periodo di lavoro sia inferiore all’anno)
L’erogazione è a richiesta del lavoratore/della lavoratrice avente diritto, che deve presentare al datore di lavoro una apposita dichiarazione. L’erogazione avverrà con la tredicesima mensilità.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che il bonus spetta indipendentemente dal tipo di contratto, determinato o indeterminato, e dall’articolazione dell’orario di lavoro (part time).
Valutazione
Per la Cisl, aldilà del carattere positivo della misura, i tre requisiti restringono in modo significativo la platea. Il requisito della capienza fiscale, inoltre, può costituire un limite per i redditi più bassi. Si rileva inoltre l’esclusione dei pensionati dalla misura.
Perplessità per il fatto che per finanziare il beneficio si attinga in parte alle risorse destinate all’Assegno unico.
Per la Cisl continua ad essere importante concentrare le azioni su interventi di carattere strutturale, più efficaci.